La situazione delle retribuzioni orarie

In provincia di Como-Lecco

Nel settore privato

Anno 2019

 

 

L’analisi dei dati ISTAT relativi alle retribuzioni orarie medie, anno 2019, nel settore del privato nelle province di Como/Lecco rispetto al dato Nazionale e Regionale Lombardo, denota una differenza nei trattamenti economici che penalizza i contratti a tempo determinato: il compenso orario è inferiore da 1,88 a 2,74 euro lordi, su base mensile 300 - 466 euro lorde su un orario settimanale di 40 ore. Un dato che pesa maggiormente nel territorio della Provincia di Lecco rispetto a Como, al dato Lombardo e a quello Nazionale. Altro elemento di criticità è il salario dei giovani (15/29 anni) che è inferiore ai lavoratori con età (30-49 e più di 50 anni), con differenze superiori a 300 euro mensili lorde.

Anche la condizione lavorativa delle donne vive un gap salariale di circa 1,74 euro ora in Provincia di Lecco (290 euro mensile su un orario settimanale di 40 ore) e di 0,75 euro ora in Provincia di Como (127 euro mensili su un orario settimanale di 40 ore).

L’analisi dei dati riguardante le categorie lavorative vede una netta penalizzazione dei giovani con contratto di apprendistato, che nelle province di Como e Lecco hanno una retribuzione oraria inferiore a quella della media Lombarda e Nazionale:

  • Como, apprendistato, retribuzione oraria 8,61 euro lorde, mensili 1.463 euro lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore;
  • Lecco, apprendistato, retribuzione oraria 8,77 euro lorde, mensile 1.409 euro lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore;
  • Lombardia, apprendistato, retribuzione oraria 9,12 euro lorde; mensile 1.550 euro lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore;
  • Italia, apprendistato, retribuzione oraria 8,80 euro lorde, mensile 1.496 lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore;

Per gli operai la retribuzione media è di:

  • Como, operai, retribuzione oraria 10,96 euro lorde, mensili 1.863 euro lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore;
  • Lecco, operai, retribuzione oraria 11,75 euro lorde, mensile 1.997,50 euro lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore;
  • Lombardia, operai, retribuzione oraria 10,91 euro lorde; mensile 1.854 euro lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore;
  • Italia, operai, retribuzione oraria 10,65 euro lorde, mensile 1.810 lorde con un orario pieno settimanale di 40 ore.

 

Prendendo, invece, in considerazione i dati dell’INPS relativi alle retribuzioni medie orarie per livello dei CCNL che si applica ai dipendenti aziende terziario, distribuzione e dei servizi – Confcommercio (dal livello 3 al livello 7) e quello applicato ai dipendenti delle aziende metalmeccaniche e della installazioni impianti – Federmeccanica (dal livello 5s al 1) si evince come il salario lordo per i livelli più bassi è mediamente di euro 1.500 euro lordi mensili.

In conclusione, l’analisi evidenzia come i giovani e le donne sono quelli maggiormente penalizzati da una condizione salariale che comunque non è certo rosea per nessuno, considerato che parliamo di salari netti di circa 1200 / 1500 euro al mese per 40 ore settimanali, perdipiù in una condizione attuale che vede diminuito il potere d’acquisto a seguito dell’incremento dei costi dell’energia e dei carburanti per ogni famiglia: il costo della benzina è passato da 1,65 euro inizio anno 2021 a 2,30 euro oggi. Si ravvisa quindi, l’urgenza di un intervento per ridare sostegno economico al mondo del lavoro, anche attraverso un’indennità di vacanza contrattuale in attesa che vengano rinnovati. Rinnovo dei Contratti che dovrà tenere conto dell’inflazione derivante dal costo dell’energia. Un altro contributo per ridare potere d’acquisto è la riforma fiscale, quella attuata di recente non ha salvaguardato le fasce più deboli del mondo del lavoro.

Infine, si pone con urgenza il tema dei numerosi contratti collettivi nazionali, al 30/06/2021 erano depositati al CNEL 985, di cui 610 scaduti. Molti di questi Contratti collettivi sono firmati da organizzazioni sindacali e datoriali fantocce, con tutele normative e salariali al ribasso. Bisogna ridare valore e dignità al lavoro.

 

Segretario Generale CST UIL del Lario

Elaborazione UIL su fonte ISTAT

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