2° RAPPORTO UIL

Febbraio 2020

Cassa integrazione

Gennaio-Febbraio 2020

 

LA CASSA INTEGRAZIONE NELLE PROVINCE DI COMO e LECCO

Il 2° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco, nel bimestre gennaio-febbraio 2020, si inserisce in un contesto drammatico del nostro Paese a seguito dell’emergenza Coronavirus iniziata a fine febbraio 2020 (23 febbraio 2020), i cui effetti saranno visibili dal mese di marzo. Ma già oggi si può notare la difficile situazione economica nelle nostre Province:

 Cassa Integrazione Totale: gennaio-febbraio rispetto allo stesso periodo del 2019:

  • Como              +15,9%;
  • Lecco              +187,1%;
  • Lombardia  +24,8%;
  • Italia -3,5%.

Si conferma la cessazione della richiesta delle ore di cassa integrazione in deroga nel bimestre gennaio-febbraio 2020 rispetto al 2019, che è stata ripristinata con il Decreto-legge n.9 del 2 marzo 2020 per tutta la Lombardia e successivamente con il Decreto-Legge n. 18 del 17/03/2020 per tutta l’Italia:

  • Como - 0,0 %;
  • Lecco - 0,0 %;
  • Lombardia - 100%;
  • Italia -99,5 %.

Aumenta la richiesta delle ore di cassa integrazione ordinaria nei due territori nel bimestre gennaio-febbraio 2020 rispetto al 2019:

  • Como             + 48,9%;
  • Lecco                         + 54,7%;
  • Lombardia + 54,6%;
  • Italia                         + 28,1 %

Mentre, la richiesta di ore di cassa integrazione straordinaria nel bimestre gennaio-febbraio 2020 rispetto al 2019 diminuisce in Provincia di Como e aumenta in quella di Lecco:

  • Como -18,6 %,
  • Lecco             +10.642,6 %;
  • Lombardia -7,7%;
  • Italia -20,0%;

 

 

Migliora la condizione del settore tessile per Como e per Lecco nel bimestre gennaio-febbraio 2020 rispetto al 2019: 

  • Como, cassa integrazione totale Tessile gennaio 2020 contro gennaio 2019, - 50,6%
  • Lecco, cassa integrazione totale Tessile gennaio 2020 contro gennaio 2019, - 20,9%

Mentre, aumenta la richiesta della cassa integrazione nel settore metalmeccanico nel bimestre gennaio-febbraio 2020 rispetto al 2019 nelle due Province Como e Lecco:

 

  • Como, cassa integrazione totale settore meccanica-metallurgia gennaio-febbraio 2020 rispetto al 2019, +415,3%
  • Lecco, cassa integrazione totale settore meccanica-metallurgia gennaio-febbraio 2020 rispetto al 2019, +2.411,0%

 

Le aziende del settore industriale sono quelle che hanno visto un incremento della richiesta delle ore di cassa integrazione nel bimestre gennaio-febbraio 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nelle due province di Como e Lecco; mentre, nel settore dell’edilizia le ore di cassa integrazione aumentano solo nella Provincia di Como:

Industria:                 Como +25,1 %;        Lecco +195,8%.

Edilizia:                     Como +128,2%;       Lecco -12,4%.

Artigianato:             Como  0%;                Lecco 0%.

Commercio:             Como  -100,0%;      Lecco 0%.

Il numero di lavoratori in cassa integrazione a gennaio-febbraio 2020, sono stati: Como 2.807 (+386 rispetto al 2019), Lecco 1.877 (+1.223 rispetto al 2019).

La situazione economica rappresentata da questo rapporto è ormai abbondantemente e drammaticamente superata dall’emergenza del Coronavirus, che è certamente una catastrofe umanitaria ma anche economica. L’approvazione nel mese di marzo dei due Decreti-Legge n.9 del 2 marzo 2020 e n.18 del 17 marzo 2020, con i quali si è riconosciuta la possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte di tutte le aziende, anche di quelle con meno di 6 dipendenti, con la causale “Emergenza COVID-19”, per sospensione di attività ha di fatto dato il via alla richiesta da parte di numerose imprese. È importante ed essenziale che il Governo sia intervenuto con i due decreti succitati per garantire le prime forme di tutela per i lavoratori, ma è necessario ampliare la durata della copertura, oggi prevista in nove settimane.

Sperando di uscire nel più breve tempo possibile dalla situazione di emergenza sanitaria, che in questo momento è prioritaria, resterà un disastro economico e sociale di proporzioni inimmaginabili, che imporrà tutele sociali molto ampie e strutturate nel tempo, per garantire sia i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro (ampliare la durata della cassa integrazione, FIS ecc) sia i soggetti inoccupati che sono alla ricerca di un posto di lavoro (NASPI – indennità mensile di disoccupazione, riconosciuta fino ad un massimo di 24 mesi.).

Salvatore Monteduro

Segretario Generale CST UIL del Lario

Elaborazione UIL su fonte INPS

 

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